La diagnosi di deficit di ormone tiroideo in gravidanza può essere difficile.
Il TSH sierico diminuisce nel primo trimestre di gravidanza in conseguenza dell'aumento fisiologico della gonadotropina corionica umana e della conseguente stimolazione del rilascio dell'ormone tiroideo. L'utilizzo dell’intervallo di riferimento normale per il TSH per la popolazione generale, non è in grado di identificare il 10,4% delle donne con disfunzione tiroidea nel primo trimestre e il 6,7% nel secondo trimestre di gravidanza. Pertanto, le attuali linee guida suggeriscono di considerare un intervallo di riferimento specifico per ogni trimestre di gravidanza sia per il TSH che per gli ormoni tiroidei. Inoltre, le linee guida internazionali raccomandano di essere prudenti nell'interpretazione dei livelli sierici di FT4 durante la gravidanza.
La comparsa di ipotiroidismo in gravidanza può aumentare il rischio di gestosi ed essere responsabile di distacco intempestivo di placenta, basso peso alla nascita e aumentato rischio di emorragia nel post- partum. Il passaggio transplacentare di tiroxina dalla madre al feto è molto importante per lo sviluppo cerebrale. L’ipotiroidismo materno non trattato può impedire il corretto sviluppo del sistema nervoso fetale dal momento che nelle prime settimane di gestazione la tiroide del feto non è ancora funzionante.L’ipotiroidismo combinato materno, fetale e neonatale provoca un danno irreversibile dello sviluppo neurologico e intellettivo, che nella sua forma più grave configura il quadro clinico del cretinismo endemico.
Dopo il parto, può svilupparsi una tiroidite post-partum. Questa condizione si verifica in circa il 5-10% delle gravidanze ed è difficile da riconoscere perché spesso si pensa erroneamente che i sintomi siano lo stress di avere un neonato e disturbi dell'umore nel post-partum. La funzione tiroidea in genere ritorna nella norma entro 12-18 mesi dall'inizio dei sintomi; tuttavia, è possibile lo sviluppo di un ipotiroidismo permanente.
Le linee guida di varie società professionali (endocrinologi clinici, tiroidologi e ginecologi) hanno valutato la necessità di sottoporre a screening della funzione tiroidea le donne in gravidanza, identificando specifiche caratteristiche di pazienti ad alto rischio di disfunzione tiroidea.
La funzione tiroidea gioca un ruolo chiave nella follicologenesi, nel processo ovulatorio e, di riflesso, nel corretto sviluppo della fase luteale. La patologia tiroidea può, di conseguenza, riflettersi in anomalie del ciclo mestruale e avere un rilevante impatto sul potenziale riproduttivo. E’ necessario che endocrinologi e ginecologi trovino un agreement nella gestione della paziente tireopatica desiderosa di prole.
Per tutti questi motivi, obiettivo di questo corso sarà di confrontare il differente approccio dei ginecologi ed endocrinologi al riconoscimento e al trattamento dell’ipotiroidismo in epoca pre-concezionale, in gravidanza e nel post partum, allo scopo di condividere una corretta gestione delle pazienti ipotiroidee per un percorso di cura corretto e privo di eventi avversi.
LA PATOLOGIA TIROIDEA NELLA DONNA DESIDEROSA DI PROLE E IN GRAVIDANZA (ASINCRONA)
FAD

- Inizio iscrizioni: 15-03-2021
- Fine iscrizione: 30-09-2021
- Posti liberi: 512
- Accreditato il: 04-01-2021
- Crediti ECM: 3.0
- Ore formative: 3h
- Codice Evento: 308806
- N. Edizione: 1
Dettaglio
Presentazione
Programma
. Introduzione e obiettivi del corso B. Biondi
. Fotografia introduttiva sulla “Patologia tiroidea in gravidanza” B. Biondi, C. Alviggi
. Patologia tiroidea e fertilità B. Biondi, C. Alviggi
. Gestione delle patologie tiroidee durante la gravidanza B. Biondi, C. Alviggi
. Gestione delle patologie tiroidee nella fase post partum B. Biondi, C. Alviggi
. Key message e conclusioni B. Biondi, C. Alviggi
. Materiali di approfondimento / Bibliografia
Informazioni
Obiettivo formativo
8 - Integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistituzionale
Mezzi tecnologici necessari
Per la fruizione e l'accesso al corso FAD saranno necessari un computer (Windows o Mac) dotato di connettività internet, di un browser di navigazione standard (Internet Explorer, Firefox, Chrome, Opera, Safari) e di un programma per l'apertura e la lettura dei file PDF (per esempio: Adobe Acrobat Reader)
Procedure di valutazione
Questionario (obbligatoriamente a risposta multipla e doppia randomizzazione)
Attenzione: la nuova normativa ministeriale in vigore dal 01/07/2019 prevede che:
- nei moduli formativi del corso è presente un tempo minimo di fruizione (visibile in alto a dx). Prima di tale lasso di tempo non è possibile passare al successivo step formativo (sia esso un questionario o un altro modulo formativo). Il timer viene attivato solo quando la finestra è attiva. Il tempo non viene calcolato quando si aprono altri programmi e/o finestre, oppure quando parte un salvaschermo
- in caso il discente non superi il test di valutazione dovrà ripetere il percorso formativo dall'inizio
- numero massimo di tentativi a diposizione: 5
- soglia di superamento: 75% delle risposte corrette
Responsabili
Responsabile scientifico
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Carlo AlviggiProf. Ass. c/o Dip. Neuroscienze, Scienze Riproduttive e Odontostomatologiche - Università degli studi di Napoli Federico IIScarica il curriculum
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Bernadette BiondiProfessore Ordinario presso Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia. Università Federico II Napoli.Scarica il curriculum
Relatore
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Carlo AlviggiProf. Ass. c/o Dip. Neuroscienze, Scienze Riproduttive e Odontostomatologiche - Università degli studi di Napoli Federico IIScarica il curriculum
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Bernadette BiondiProfessore Ordinario presso Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia. Università Federico II Napoli.Scarica il curriculum